Il formato “Storie” è sempre più popolare. A dimostrarlo è la sua rapida diffusione su tutti i principali social e non solo. Ultime in ordine cronologico le Linkedin Stories, le storie su Twitter e ora anche le Web Stories Google, destinate a prendere il posto delle vecchie landing page e a rivoluzionare il panorama del motore di ricerca più utilizzato al mondo.
Pensate principalmente per offrire una migliore esperienza da dispositivi mobile, le Web Stories di Google utilizzano la tecnologia AMP per consentire agli utenti di visualizzare contenuti web interattivi e coinvolgenti, ma con una differenza sostanziale rispetto alle stories dei social network. Quale? Scopriamo cosa sono, come crearle e perchè utilizzare le Web Stories per il tuo sito.
WEB STORIES GOOGLE: COSA SONO E A COSA SERVONO
L’introduzione delle Storie Web da parte di Google ha decretato ufficialmente il successo e l’importanza di un formato già amatissimo e ampiamente utilizzato sui social network, non solo dagli utenti ma anche dalle aziende, per realizzare e condividere contenuti accattivanti ed efficaci.
Ma cosa sono le Web Stories Google? Si tratta di un nuovo strumento messo a disposizione dal colosso dei motori di ricerca, una versione basata sul web del noto formato stories, che sfrutta la tecnologia Accelerated Mobile Pages (AMP). Anche in questo caso si parla di contenuti dinamici, caratterizzati da un’immagine o un video che può essere corredato di testi, audio e animazioni o altri contents interattivi. Ma ciò che distingue le Storie Web di Google dai contenuti effimeri a cui ci hanno abituati i social è il fatto che esse vengano indicizzate e che rimangano nella SERP.
In poche parole, il formato Web Story mette a disposizione dei marketers un potente e gratuito strumento per offrire agli utenti esperienze completamente immersive e coinvolgenti, per realizzare uno storytelling ricco e efficace, nonchè un’opportunità per gli inserzionisti di raggiungere il proprio target.
COME CREARE UNA STORIA SU GOOGLE
Uno dei punti di forza delle Web Stories Google è la flessibilità nella loro creazione.
A ben vedere, si tratta di pagine web a tutti gli effetti che, pertanto, dovrebbero seguire le regole e le best practices delle stesse. Tuttavia è possibile creare Storie Web anche senza codice, utilizzando gli strumenti per l’editing messi a disposizione da terze parti (ad esempio News Room AI o MakeStories) oppure l’apposito plug-in di Wordpress.
In alternativa, se si dispone del know how necessario, è possibile usare le pagine AMP ricorrendo agli Strumenti per sviluppatori di Chrome, sperimentando funzionalità personalizzate e formati diversi per i differenti dispositivi.
COME VENGONO VISUALIZZATE LE STORIE WEB SU GOOGLE
Sebbene non ancora disponibili in tutti i Paesi, le Storie Web su Google possono essere visualizzate:
1. Nelle pagine di ricerca Google, dando uno sguardo alla parte superiore del feed.
2. Nella sezione Google Discover (dispositivi Android e iOS) attraverso l'app di Google.
In questo caso, nella parte superiore della pagina le web stories vengono visualizzate tramite barra a scorrimento o carousel (esclusivamente se inerenti a contenuti lifestyle e, per ora, solo in alcuni Paesi) o tramite singola scheda Google Discover (oggi disponibile solo negli Stati Uniti).
3. In Google Immagini.
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Per fare in modo che le tue web stories siano visualizzabili nelle suddette sezioni è fondamentale curare e inserire tutti i metadati, tenendo conto delle linee guida per quelli richiesti dalle storie AMP.
Campi come publisher-logo-src, poster-portrait-src, title e publisher, ad esempio, sono indispensabili affinché i tuoi contenuti risaltino nell’anteprima di ricerca. Dopodichè, è necessario verificare attraverso l’apposito Strumento di Test delle Storie web di Google che le anteprime delle tue storie siano visualizzate correttamente.
COME ASSICURARSI WEB STORIES VALIDE PER LE AMP
Una volta creato il contenuto utilizzando uno dei vari strumenti a disposizione, è bene assicurarsi che la Storia web sia valida per le pagine AMP. Questo avviene quando la storia rispetta tutte le linee guida per le AMP stories. Così facendo, la storia web viene pubblicata attraverso AMP Cache, assicurando performance elevate per gli utenti.
Esistono diversi strumenti per capire se una Storia web è una pagina AMP valida:
- Strumento di test delle storie web di Google.
- AMP Linter, che attraverso una riga di comando convalida le Storie web durante lo sviluppo.
- Strumento di Controllo URL, che verifica, oltre alla validità come AMP, lo stato Indice Google di un URL.
COME ASSICURARSI CHE UNA WEB STORY VENGA INDICIZZATA SU GOOGLE
L’ultimo passaggio da compiere consiste nel verificare che la web story sia indicizzata nella Ricerca Google. La verifica può essere fatta usando l’apposito strumento Controllo URL, monitorando il Rapporto Copertura dell’indice o il rapporto Sitemap.
Ma cosa fare se una Storia Web non è indicizzata? In questo caso, se l’obiettivo è quello di farsi trovare facilmente sul web, è bene ricorrere ad alcune best practices, utili non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista SEO. Ecco quelle da non dimenticare:
- aggiungere il link alle Storie sul proprio sito o l’URL della Story web nella propria Sitemap;
- verificare che l’URL della Story non sia bloccato tramite robot.txt o noindex;
- controllare che la storia web sia una pagina AMP valida attraverso lo strumento di convalida AMP;
- inserire tutti i metadati necessari;
- assicurarsi che il titolo e il testo non siano troppo lunghi e che siano ben visibili agli utenti, non coperti da altri elementi e in grado di adattarsi ai vari dispositivi;
- realizzare sempre contenuti di alta qualità, privilegiando quelli in formato video che si dimostrano più efficaci e coinvolgenti per l’audience.